martedì 1 novembre 2022
abbastanza
giovedì 31 dicembre 2020
ciao 2020
Gennaio
Nonno Bo muore.
Sento il clac della morsa che mi stringe il cuore.
Il cuore si indurisce, si sfalda, un pezzo si stacca e cade giù.
Febbraio
Troviamo una casa che assomiglia un sacco a quella dei nostri sogni.
Ci lanciamo? Non ci lanciamo?
Ci lanciamo e iniziamo una trattativa.
Marzo
Lockdown.
Il mio orizzonte diventa la parete della mia cantina. Mi gira la testa.
Scendo alle 5 e torno su alle 7. Lavoro un sacco.
Esco solo per andare al rifugio.
Aprile
Apro un canale YouTube. Registro lezioni, carico lezioni. Guardo le mie ragazze soffrire la prigionia.
Io, asociale, soffro la mancanza di persone.
Sono in cantina. Mi sento sola.
Maggio
Il mondo comincia ad uscire, io resto in cantina.
È primavera.
Giugno
La scuola è finita. In un ultimo collegamento il mio arrivederci a settembre si perde in mezzo a quello di altre 100 persone. Poi il clic e il silenzio della mia cantina scrivono fine su questo anno assurdo.
Iniziano le prove generali per l'esame di terza media della mia gnappetta.
Giorno dell'esame, interno cameretta. Io origlio dietro la porta chiusa. Mi commuovo: è grande ed è davvero brava. È la mia bimba.
Luglio
Fatico a decantare.
Non leggo niente, non faccio lavoretti, vado al mare. Non sono io.
Ripartiamo con la trattativa per la casa dei nostri sogni.
Agosto
Finalmente bosco, finalmente baita, finalmente la mia baita nel bosco.
Settembre
Si riprende. Smembrano le mie classi. Mi tolgono tutto. Odio tutti.
Ottobre
Parola d'ordine igienizzare. Igienizzo le mani, la cattedra, la penna e la tastiera quando entro. Igienizzo le mani, la cattedra, la penna e la tastiera quando esco.
La casa è una chimera, sempre un po' più in lá come tutti i sogni le esperienze le persone di questo 2020. Ci siamo quasi, ma poi non ci siamo più.
Novembre
Di nuovo in cantina. Mi sento esausta.
Devo fare un piccolo intervento. Tampone debolmente positivo.
Frequento solo i topi della mia cantina. Rifaccio 3 tamponi. Tutti negativi.
Telefono alla mia famiglia tutte le sere.
Dicembre
Manca davvero poco a concludere per la casa. I lavori saranno tanti. Accarezzo il sogno di sistemarla piano piano. Penso ai nomi per le galline. Cerco soluzioni low cost.
La shila trova casa. Non piango. Ho ancora il cuore indurito.
Guardo al 2021 con serena fiducia.
giovedì 24 dicembre 2020
mercoledì 4 luglio 2012
Il computer ha preso un megavirus: tutti i dati -tutti, tutti, tutti- si sono cancellati di fronte a me impotente. Ho provato un inquietante senso di sollievo a vedere tutto quel vuoto: tutti quei file, libri, films, ricevute, immagini, ricordi, itinerari, sentieri montani, scemenze che andavano in fumo.
Ci vorrebbe anche nella vita reale - ho pensato- un qualcosa che inaspettatamente, quando pianifichi da secoli un riordino, porta via tutto e lascia solo le cose importanti, se le hai salvate. Sì.
Poi è partita Maria, poi è arrivato il frigo nuovo.
E io, io sono in totale fermento e l'estate non è ancora iniziata per me, che sono ancora vittima di quella forma mentale che avevo all'universitá, che mi impediva di fare qualsiasi cosa mentre preparavo gli esami, perchè prima dovevo spacciare quelli.
Spacciare: la parola d'ordine è spacciare e domenica inizia l'estate, spero.
#singulti. singulti.#
martedì 3 aprile 2012
O da matti, visto che tanti si lamentano e si lamentano. O visto che saró precaria per sempre e ero fissa e stabile.
Amo il mio lavoro e non mi sono mai pentita delle mie scelte. Amo entrare nella classe e aprire la finestra che c'è aria viziata; amo dire a quelli che ho sgamato a giro "eri malato sabato?"; amo insegnare il primo teorema della D.- che sarei io- che assicura che un compito fatto su un foglio volante è un compito perso; amo l'odore dei libri di scuola; amo pensare "l'anno prossimo lo voglio fare diversamente quest'argomento o uguale che m'è venuto proprio bene" ; amo guardare un compito fatto bene e pensare "Dio mio, gliel'ho insegnato io"; amo le confidenze strampalate di questi bimbi; amo i visi, a volte annoiati, a volte preoccupati, a volte interessati, ma vivi sempre; amo chiedere "chi non ha capito?" e dire "te lo rispiego"; amo vedere la foto del compito con la mia firma su facebook, con un cuore per la soddisfazione; amo dire "bè mi stiaffi " a quei furetti che sprecano tempo e se ne pentiranno; amo dire a una mamma che sono così contenta del lavoro del suo bimbo e il viso di lui che si illumina tutto.
lunedì 2 aprile 2012
Ha vissuto - e vive - saltando di passione in passione, mio padre, da diletto in diletto.
Grande, un grande.
Immerso in uno spazio, conosciuto, consumato, vissuto e poi via, in un altro. Un nuovo stimolo.
E ci risemo, dicevo, che c'è fermento ovunque e anch'io ho di nuovo voglia di questo buco, tanta voglia.